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Autore: Avvocato Ivana Consolo

In questo articolo, ci soffermermiamo sulla rilevanza della visita medico legale e sul valore della perizia o relazione che viene successivamente e conseguentemente scritta.


Chi vi scrive, non ha competenze mediche o scientifiche, bensì squisitamente giuridiche. Ecco quindi che la prospettiva dalla quale verrà analizzato il tutto, sarà quella processuale.

La perizia medico legale è un valido strumento processuale in tutti i casi di azione per risarcimento danni derivanti da sinistro o da responsabilità medica.


Il medico legale, può difatti rivestire due fondamentali ruoli:
• ausiliario del Giudice, nel caso in cui venga nominato CTU (Consulente Tecnico
d’Ufficio)
• consulente dell’Avvocato, nel caso in cui venga scelto quale CTP (Consulente Tecnico
di Parte).


In ogni caso, la sua attività si espleterà sempre secondo modalità e step ben precisi. Procediamo quindi con un focus generale sul tema.


IN COSA CONSISTE UNA VISITA MEDICO LEGALE?

Ogni avvocato avrà sicuramente avuto modo di assistere ad una visita medico legale; non è raro infatti che un cliente vi si sottoponga accompagnato dal proprio legale di fiducia. Ecco perché è comune, anche per un avvocato, occuparsi di una tematica del genere ai fini di divulgazione e informazione.


Le visite medico legali con relazione scritta sono indispensabili per stabilire se un soggetto abbia subito un danno a seguito di un incidente o di malasanità.

Il professionista che effettua la visita è il medico legale, uno specialista che rappresenta il punto d’incontro tra la Giurisprudenza e la Medicina. La sua utilità tocca diversi ambiti. Incidenti stradali per esempio, ma anche riconoscimento di invalidità civile, incidenti sul lavoro e casi di malasanità.


Al momento della visita medico legale, il paziente dovrà presentare allo specialista tutto il materiale necessario per ricostruire il proprio percorso di cura. Insieme alla cartella clinica, è opportuno essere in possesso di tutta la documentazione scritta. Quindi i documenti che attestano le visite sostenute, le prescrizioni mediche, radiografie, lastre, esami diagnostici, etc.


È importante, inoltre, conservare e mettere a disposizione del medico legale anche le ricevute per spese mediche e farmaceutiche. Solo producendo tutti i documenti dei costi sostenuti per curare il danno sarà possibile richiedere, tra i possibili danni, anche quello patrimoniale.

Nella maggior parte dei casi, la visita si traduce in un’attività di studio dei documenti. Il medico legale esamina con cura tutta la documentazione e fa domande mirate ad accertare sia l’attuale che il precedente stato di salute del soggetto.

Vi sono tuttavia casi in cui la visita viene espletata attraverso una reale e diretta constatazione del quadro clinico del paziente. Il medico legale visita a tutti gli effetti il soggetto, e quindi va a verificare con mano i postumi di un evento traumatico.

Facciamo, per esempio, il caso di un soggetto che, a seguito di un incidente stradale, ha riportato una grave frattura del braccio. Ebbene, in questo caso, la visita medico legale avrà lo scopo di valutare la riduzione delle capacità di movimento del braccio.

Si può quindi dire che, in base al problema del paziente, la visita medico legale potrà concretizzarsi in una visita vera e propria, oppure in una discussione con il paziente a seguito dell’esame dei documenti.


A COSA SERVE LA VISITA MEDICO LEGALE?

La visita medico legale serve per: accertare un danno, stabilire in quale misura sia stato cagionato da altrui responsabilità, quantificare i postumi biologici, tramite l’assegnazione di un punteggio percentuale.

Il medico legale rappresenta quel soggetto che ha le giuste competenze professionali. Lui consiglierà al paziente, in tutta onestà, se avanzare una richiesta di risarcimento del danno oppure se è il caso di rinunciare.


È consigliabile, prima di intraprendere una causa per risarcimento danni da incidente o da responsabilità medica, procedere prima ad una CTP (Consulenza Tecnica di Parte). Come si dice, un avvocato non può avere competenze mediche, e neppure un giudice le possiede.


Avviare un procedimento, allegando all’attività difensiva da una perizia medico legale, fa sicuramente la differenza.
In questo modo, infatti, l’avvocato prospetta al Giudice un quadro decisamente più completo. Con la possibilità di argomentare al meglio la posizione del proprio cliente attraverso ragioni non solo di diritto, ma anche di fatto e di scienza.


LA PERIZIA MEDICO LEGALE: CONTENUTI E RILEVANZA

Qui riasiumiamo per punti la complessa e delicata attività svolta dal medico legale:

• il medico legale analizza, da un punto di vista scientifico, il percorso di cura di un paziente e l’evento che l’ha determinato
• accerta il legame di causa-effetto tra il fatto (errore medico o sinistro) ed il danno
subito

• valorizza i danni subiti dal soggetto leso, distinguendoli in danni biologici, morali o
patrimoniali
• quantifica l’entità del danno per stabilire l’ammontare dell’eventuale indennizzo
• unitamente all’avvocato, assiste i clienti in tutte le fasi del contenzioso.


Tutte le attività espletate dal medico legale, trovano una perfetta, compiuta, e formale sintesi in un documento: la perizia medico legale. Difatti, al termine di ogni visita medico legale, lo specialista scrive una relazione scritta, nota appunto con il nome di perizia medico legale.

L’INVALIDITA’

Sia chiaro, la perizia medico legale non è una semplice certificazione sullo stato di invalidità del paziente. Essa, oltre a descrivere lo stato di salute del danneggiato ed i danni subiti, individua il nesso causale tra i danni e l’evento e quantifica il danno biologico. Si tratta di quel danno che colpisce l’integrità psico-fisica della persona, andando ad incidere sulle sue normali attività quotidiane.

La parte più importante della perizia medico legale è rappresentata dalla quantificazione dell’invalidità temporanea e permanente del soggetto leso.

• L’invalidità temporanea va intesa come l’invalidità subita dal danneggiato per un tempo limitato, a partire dall’evento lesivo fino alla completa guarigione, o al raggiungimento di una condizione stabile. Il medico legale andrà a conteggiare i giorni in cui il paziente non ha potuto adempiere alle proprie mansioni. Indicherà una percentuale che potrà essere assoluta (100%) in caso di ricovero, oppure non assoluta (75% per i giorni di sofferenza più acuta, 50% e 25% per i giorni in cui il paziente ha patito un pregiudizio minore).


• D’altro canto l’invalidità permanente corrisponde invece alle conseguenze che il danneggiato patirà per tutta la vita a seguito del fatto lesivo. In questo caso, il medico legale andrà ad attribuire una percentuale di invalidità calcolando il danno biologico permanente. Valuterà cioè la diminuzione dell’integrità psico-fisica che rimane dopo la stabilizzazione dei postumi.

In base della visite medico legali con relazione scritta, l’avvocato decide se intraprendere la richiesta di risarcimento e quali danni richiedere.

PERIZIE DI PARTE E D’UFFICIO

Con una perizia medico legale che attesti danni permanenti, non c’è dubbio che il legale, falliti gli eventuali tentativi di accordo, avvierà un contenzioso civile. Nel corso del procedimento è probabile che un altro medico legale, in veste di perito nominato dal giudice (CTU), procederà a nuova visita e perizia.

Sulla base delle differenti perizie medico legali prodotte in giudizio (di parte e d’ufficio), il giudice trarrà le proprie conclusioni ed emetterà sentenza.

E’ chiaro, quindi, che la visita medico legale con relazione scritta è l’attività che deve precedere ogni azione legale di risarcimento danni. Alla stessa maniera, l’attività centrale del procedimento giudiziario finalizzato ad ottenere un risarcimento, è ancora una volta la perizia medico legale d’ufficio.

Si può pertanto concludere che il medico legale è il fondamentale punto di incontro tra Giurisprudenza e Medicina.